Genova 27/06/2010. Nella giornata di sabato 26 giugno Forza Nuova, tra la sorpresa generale di una città che è l’emblema di questa crisi, ha manifestato contro la banche ed il capitale.
La giornata comincia alle 12.00 quando i primi militanti cominciano ad occupare le stanze della storica federazione di Piazza Giusti per ultimare i restanti lavori.
Il tempo passa velocemente e ben presto scendiamo in strada per giungere nella vicina piazza Manzoni. Dopo pochi minuti ciò che fino a pochi anni fa era impossibile diventa realtà: le note delle nostre belle canzoni di musica alternativa vengono sparate al cielo tra la curiosità dei passanti e la gioia che si leggeva negli occhi dei militanti genovesi e liguri.
La piazza è piena.
In diretta apprendiamo il contenuto delle prime agenzie: parlano di noi, dicono che siamo circa un centinaio, ci definiscono pazzi, incoscienti a scendere in piazza qualche giorno prima del famoso 30 giugno, provocatori. Non siamo nè pazzi nè incoscienti. Tanto meno provocatori. Siamo semplicemente forzanovisti…
Sembra una giornata di festa, tra musica, bambini che giocano sulle altalene, un bel sole caldo ma non troppo, quando notiamo del movimento sospetto…. Usciamo subito dalla piazza e ci schieriamo in file di sei (se ne conteranno più di 20) lungo Piazza Giusti. Non un passo avanti nè uno indietro. Fermi. E lì, aspettiamo il nostro Segretario Nazionale. Il resto è cronaca: contro le banche ed il capitale era il tema della manifestazione e cosi è stato. Moneta di popolo, fare credito privilegiando i piccoli commercianti, le piccole imprese e gli agricoltori, la promessa di organizzare picchetti davanti agli istituti di credito sono stati i pezzi forti del comizio di Roberto Fiore. A noi non interessano le commemorazioni di un passato remoto. Non siamo il pdl. A noi non interessa la logica degli opposti estremismi. Non siamo compagni. Noi vogliamo rispondere alle sfide del presente per essere protagonisti nel prossimo futuro. Con la militanza, con Roberto Fiore, con Forza Nuova….
La giornata comincia alle 12.00 quando i primi militanti cominciano ad occupare le stanze della storica federazione di Piazza Giusti per ultimare i restanti lavori.
Il tempo passa velocemente e ben presto scendiamo in strada per giungere nella vicina piazza Manzoni. Dopo pochi minuti ciò che fino a pochi anni fa era impossibile diventa realtà: le note delle nostre belle canzoni di musica alternativa vengono sparate al cielo tra la curiosità dei passanti e la gioia che si leggeva negli occhi dei militanti genovesi e liguri.
La piazza è piena.
In diretta apprendiamo il contenuto delle prime agenzie: parlano di noi, dicono che siamo circa un centinaio, ci definiscono pazzi, incoscienti a scendere in piazza qualche giorno prima del famoso 30 giugno, provocatori. Non siamo nè pazzi nè incoscienti. Tanto meno provocatori. Siamo semplicemente forzanovisti…
Sembra una giornata di festa, tra musica, bambini che giocano sulle altalene, un bel sole caldo ma non troppo, quando notiamo del movimento sospetto…. Usciamo subito dalla piazza e ci schieriamo in file di sei (se ne conteranno più di 20) lungo Piazza Giusti. Non un passo avanti nè uno indietro. Fermi. E lì, aspettiamo il nostro Segretario Nazionale. Il resto è cronaca: contro le banche ed il capitale era il tema della manifestazione e cosi è stato. Moneta di popolo, fare credito privilegiando i piccoli commercianti, le piccole imprese e gli agricoltori, la promessa di organizzare picchetti davanti agli istituti di credito sono stati i pezzi forti del comizio di Roberto Fiore. A noi non interessano le commemorazioni di un passato remoto. Non siamo il pdl. A noi non interessa la logica degli opposti estremismi. Non siamo compagni. Noi vogliamo rispondere alle sfide del presente per essere protagonisti nel prossimo futuro. Con la militanza, con Roberto Fiore, con Forza Nuova….
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