Genova, 25 Gennaio 2010
La "Giornata della memoria", sopratutto in ambienti scolastici, da anni oramai si limita solamente a trattare e ad analizzare un solo avvenimento che ha caratterizato il secolo appena trascorso: la "Shoà".
Un evento sulla quale, ancora oggi, storici, politici ed accademici disquisicono. Noi non scriviamo per esporre la nostra opinione su questo evento e su ciò che gli è orbitato attorno fino ad oggi, ma ci esprimiamo liberamente per chiedere coerenza.
Se ci si vuole far carico della "Memoria", non si può limitare questa ad un solo ed unico evento. Ma sopratutto non si possono eliminare fatti e situazioni storiche solo perchè "scomode" e non in linea con il pensiero comune.
Infatti, nel giorno della memoria, nessuno ha mai sentito parlare di eventi tragici come il genocidio del popolo armeno (1 milione di morti), dei 10 milioni di indiani trucidati in nord america, dei 7 milioni di ucraini periti sotto il regime comunista di Stalin, dei 300.000 civili polverizzati sotto la forza distruttrice delle 2 bombe atomiche americane sganciate su Nagasaki e Hiroshima, dei 4 milioni di italiani e tedeschi morti sotto i bombardamenti anglo-americani, dei martiri delle foibe e del vero e proprio olocausto palestinese, perpetrato da Israele.
Pertanto chiediamo un incontro con i presidi delle scuole genovesi, appelandoci alla loro onestà intellettuale, per discutere l'organizzazione di dibattiti e conferenze che diano parità di trattamenti alle "memorie" e agli eventi che hanno lasciato il segno sulla storia.
Coordinamento Regionale Forza Nuova
lunedì 25 gennaio 2010
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